Madre e figlio raccontano la loro distanza, insieme. Ventidue montagne sottoforma di disegni e poesie rispettivamente, riuniscono le due generazioni di artisti che vivono separati dalle Alpi, oltre che dal Lockdown. La distanza è molteplice. Una distanza fisica, ma anche culturale, linguistica e generazionale. Sarà proprio la necessità della distanza sociale a riavvicinare la madre pittrice ed il figlio scrittore, portandoli a ricercare una comunicazione tra pittura e scrittura, tra il Ticino e la Svizzera tedesca, tra il villaggio di Arzo e i pizzi dell'Engadina, tra il fisico e l'astratto, la solitudine e l'identità collettiva.